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Linus Torvalds scrisse un messaggio su un newsgroup (comp.os.minix) in cui annunciava che stava scrivendo un kernel basato sull'architettura Unix, cercando di incorporare tutte le migliorie di cui sentiva necessità e, cosa importante, che fosse distribuito in forma sorgente. A Linus non andavano troppo bene le ristrettezze che avvertiva usando l'OS Minix che andava molto in voga all' epoca, e si spinse in questo progetto.
L'iniziativa piacque molto, e molte persone si unirono nell'impresa di creare il kernel Linux.
Gnu (Gnu's not unix) é il nome di un progetto avviatosi anni fa (1984) ad opera di R. Stallman. Il progetto Gnu ha lo scopo di produrre software di qualità distribuito sotto licenza GPL.
Una distribuzione Gnu-Linux é quindi accomapagnata dal kernel, dal software della Gnu e da altro software.
Se un programma viene rilasciato sotto questa licenza, l'utilizzatore può farne copie, redistribuirlo, modificarlo alla condizione che sia sempre possibile la disponibilità del codice in forma sorgente. Quindi quello che non viene permesso é di redistribuire software sotto forma di codice proprietario. Non si puo' utilizzare un prodotto GPL, farne modifiche e poi rilasciarlo come se si fosse il personale autore.
Il diritto d'autore e' garantito.
Quando ci molti occhi su del codice il risultato é che vengono messi in evidenza i difetti e si possono correggere, ne risulta cosi un software robusto, che prende gli spunti da persone coinvolte in diversi settori, apportatori cosi di approcci diversi per la soluzione di problemi.
E´ un modello di sviluppo unico e di successo. Pensiamo al server web Apache... stime riportano che oltre la metà dei server di tutto il mondo montano Apache.
Oggi parecchie società hanno trovato conveniente questo modello e hanno deciso di rilasciare software in 'open source'. I vantaggi sono innegabili; é un caso l'Interbase, noto db, che appena resi pubblici i sorgenti un pericolosissimo baco di sicurezza che poteva comprometterre severamente gli utenti e' stato scoperto e corretto . Non pensiamo solo al concetto open source, free software = gratis... sarebbe riduttivo.
Possiamo dire che la migliore distribuzione é quella che soddisfa meglio le nostre esigenze. Alla base c'é un kernel LINUX e una dotazione di software uguale per tutte. Cosa cambia é la dotazione più o meno di programmi forniti, le aggiunte e le personalizzazioni di tool per l'amministrazione o l'avvio del sistema, la disposizione dei file critici, ecc. Slackware ad esempio lascia molto alla configurazione 'manuale', mentre RedHat ha sviluppato propri tool. Caldera é più orientata per il mercato aziendale e ha una ricca dotazione di software per la produttività aziendale.
Il consiglio cosi é, a grandi linee, quello di chiedersi qual'é l'utilizzo che si intende fare di LINUX, per orientarsi, poi provare le varie distribuzioni e scegliere.
Perché c'é questa maggiore difficoltà ? Linux é stato concepito all'inizio con orientamenti diversi da quelli di raggiungere una larga utenza. Chi usava Linux fino a qualche anno fa era solo gente esperta o con un livello di conoscenze elevato, il target era il mercato dei server dove c'é una grossa richiesta, cosi l'accento, l'attenzione é sempre stata posta sulla qualità del software che sull'usabilità. E per qualità intendo un sistema in grado di fornire affidabilità e robustezza, e che sia in grado di svolgere compiti difficili in maniera efficace ed efficiente. Naturalmente ora le cose sono cambiate e continuano a cambiare a un ritmo vertiginoso, intendo sull'usabilità le case produttrici si stanno dando un gran da fare per semplificare e agevolare l'utilizzo di Linux.
Linux é in grado di abbattere i costi dovuti all'interruzione di servizi, grazie alla stabilità che lo contraddistingue. E´ un evento raro che ci siano dei crash di sistema.
In questo modo Linux permette di concentrarci esclusivamente sul lavoro che dobbiamo svolgere.
Il sistema é pensato per essere completamente trasparente all'utente, non esistono registri incomprensibili, la configurazione é affidata a file che sono in puro-testo e modificabili quindi con un qualsiasi editor.
La documentazione gioca cosi un ruolo importante, per conoscere i parametri da modificare, allo scopo ci sono programmi appositi come man o info che si occupano di fornirci le informazioni.
L'utente viene messo in condizione di agire, chiaramente non tutti hanno la possibilità di apportare modifiche al sistema, il privilegio é regolato da un meccanismo di permessi, che disciplinano quindi la libertà di movimento degli utenti in maniera molto rigida.
Questa ottica di trasparenza si riflette in tutte le parti del sistema, fino al cuore, con la possibilità di ricompilare il kernel, cioé la possibilità di creare un sistema che si adatti secondo le prorpie esigenze, su misura per l' hardware, sfruttando cosi le ottimizzazioni richieste, includendo solo quelle parti di codice necessarie. Ciò comporta una maggiore velocità di esecuzione e un minore consumo di risorse, questo é uno dei motivi per cui i famigerati 486 si fanno redivivi con Linux.
Questo comporta che ci siano soluzioni differenti su distribuzioni differenti, ad esempio la gestione dei pacchetti. Troviamo diversi formati, se questo sia un bene o un male é difficile dirlo.
Non tutte le aziende rendono ancora disponibili i propri prodotti per la piattaforma Linux, quindi ancora non abbiamo la stessa dotazione software di altri sistemi operativi, anche se in certe aree specifiche é addirittura maggiore.
Lo sviluppo di driver comunque si sta allargando. Creative, HP ecc. hanno iniziato a rilasciare i driver per le proprie periferiche.
Non vi resta che provarlo!