Sabato 1 dicembre, come ormai sanno tutti, abbiamo organizzato a Teramo il Linux day, per l'occasione ho detto due parole su Linux e la scuola, vi relaziono.
Dopo alcune notizie preistoriche sulle mie esperienze informatiche di quando ero ancora insegnante, sono entrato nel merito.
Assodato che il mondo della scuola inferiore, specialmente non specialistica, è totalmente nelle mani di Microsoft; assodato pure che anche nell'ambiente delle piccole imprese è presente la stessa realtà, ho ribadito la necessità che specialmente nella scuola, a mio giudizio, si rende necessaria la presenza di altri sistemi operativi, quindi di Linux.
I motivi che spingono a ciò sono molteplici.
La scuola deve essere aderente al mondo che la circonda, quindi preparare i ragazzi ad usare gli strumenti che essi troveranno una volta usciti, ecco che windows non può, almeno per il momento, essere abbandonato.
Però essa non può spingere i ragazzi alla pirateria, se un ragazzo vuole a casa fare qualcosa da solo, dovrebbe comperare quei prodotti che usa a scuola, visti i costi, li copia. Non è certamente un atteggiamento da incoraggiare.
Gli stessi prodotti sono disponibili con licenza GPL, quindi gratuiti, il loro uso è del tutto simile agli analoghi distribuiti da Microsoft, l'azione didattica non perde la sua efficacia, vine a mancare l'incoraggiamento al comportamento scorretto.
Un maggior utilizzo di Linux è auspicabile da momento che esso consente un utilizzo, in alcun'interfacce, simile a quello di windows quindi adatto anche a quei ragazzi che non sono interessati al mondo dell'informatica, ma consente anche un utilizzo più consapevole, quindi adatto a quei ragazzi che volessero avere una conoscenza più profonda della macchina. A questo si aggiunga che esso stesso può essere considerato materia d'insegnamento per ler capacità logiche e conseguenziali richieste per un suo utilizzo consapevole.
Più o meno ho sviluppato questi argomenti.
Buon Linux a tutti.
Giulio